giovedì 11 agosto 2011

tutti i benefici della bici

Bici, quanti benefici!

ciclismo 14
Pedalare giova al cuore, abbassa la pressione e fa perdere i chili di troppo 
Fare sport, lo sappiamo, costa fatica ed impegno costante. Perchè allora non scegliere un'attività che riesca a coniugare divertimento e forma fisica? Le due ruote sono infatti lo svago ideale che consente a chiunque, dai bambini agli anziani, di rimanere in ottima salute senza dover per forza sottoporsi a massacranti allenamenti.
NON SOLO IL CUORE
- Ma quali sono i benefici del pedalare? Sicuramente la prima parte del corpo che giova dell'allenamento in bicicletta è il cuore. Il muscolo cardiaco infatti attraverso un'attività costante è in grado di diventare più forte e di resistere maggiormente alla fatica. Proprio grazie a ciò la frequenza cardiaca diminuisce e anche la pressione si abbassa. Dunque la bicicletta può essere considerata un vero anti-ipertensivo naturale! E i benefici non finiscono qui. A giovarne sono anche i capillari. La bicicletta è infatti capace di migliorare la circolazione venosa e linfatica a livello degli arti inferiori, aiutando a prevenire la formazione di gonfiori alle gambe. E che dire dei muscoli? Attraverso questo meraviglioso sport è possibile tonificare, senza ingrossare, polpacci, glutei e muscoli lombari della colonna vertebrale.
DIMAGRIRE PEDALANDO
 Avete mai visto un ciclista professionista con qualche chilo di troppo? Assolutamente no. La bicicletta infatti è lo sport dimagrante per eccellenza. Le due ruote sono uno sport aerobico e quindi indicato per chi vuole perdere peso. Il nostro organismo comincia a bruciare i grassi dopo circa 20-25 minuti di attività fisica. Le calorie bruciate dipendono dall’intensità della pedalata, dalla lunghezza e dalla difficoltà del percorso. Ad un buon ritmo, ovvero quello che ci consente comunque di fare una breve chiaccherata ogni tanto, si bruciano circa 400 calorie all'ora. Attenzione però alla costanza. Solo con un'attività regolare ed una corretta (corretta, non dieta) alimentazione è possibile perdere peso.
ARTICOLAZIONI PROTETTE- ciclismo 12
La particolarità della posizione che si assume quando si pedala fa in modo che la bicicletta sia indicata anche per chi soffre di patologie come la lombalgia. Più del 50% del peso corporeo infatti si scarica sui glutei e sulla sella senza stressare le ginocchia, il femore e le caviglie. Ecco perchè è uno sport adatto anche alle persone anziane e con qualche chilo di troppo.
POCHE CONTROINDICAZIONI
 Anche se la bicicletta, come abbiamo visto, non ha delle particolari controindicazioni, è utile ricordare che prima di intraprendere un'attività fisica è opportuno consultare il proprio medico. Infatti se non si è mai fatto sport è importante procedere per gradi. Per non incorrere in sforzi eccessivi è consigliabile munirsi di un cardiofrequenzimetro, uno strumento venduto anche in farmacia, attraverso il quale è possibile monitorare e calcolare la frequenza cardiaca in relazione all' intensità dello sforzo.
In  alternativa, nei mesi invernali, si può fare spinning (cycling indoor)
Ormai tutti ne conoscono le origini, MA ALCUNE CONSIDERAZIONI VANNO FATTE!
Si sente ancora (fortunatamente sempre meno) qualche voce sui danni, prevalentemente articolari, derivanti da questa attività. A dire il vero, sono molto di più quelli che derivano da una semplice partitella di calcio, ma il punto non è questo. Spesso, alla base di ciò vi è sopratutto,  mancanza di informazione, a volte non sempre disinteressata. Per quanto riguarda la mia esperienza personale nel settore, non mi è mai accaduto che succedesse qualcosa del genere, soltanto un paio di volte (2)  in 12 anni e per la precisione, un ragazzo fiorentino che ha battuto un ginocchio in una bike, con versamento di liquido sinoviale, una ragazza colta da un lieve malore durante una seduta, subito dopo ripresasi. Per quanto mi è dato sapere, non ho mai sentito di infortuni seri in centri autorizzati all'esercizio della disciplina. Dico a proposito, centri autorizzati, perchè purtroppo, ancora esistono situazioni in cui l'indoor cycling, viene fatto senza la dovuta preparazione. Non basta far girare i pedali per pedalare bene. Sarebbe come dire, che un calciatore, finita la sua carriera, possa tranquillamente fare l'allenatore. Non è proprio così. Quel calciatore dovrà fare anni di studio per cominciare la sua nuova professione. Così l'istruttore di spinning. Non basta avere fatto qualche garetta in bici per fare l'istruttore di spinning. Ci vuole altro. Ci vogliono anni, ci sono costi da sostenere e tanto ma tanto allenamento.
Cosa deve fare una persona che vuole pedalare in palestra in tutta sicurezza?
Semplicemente chiedere se chi vi seguirà ha un brevetto oppure no. State certi, che in questo caso, avrete a che fare con un trainer (magari con poca esperienza) che ha effettuato il cuo percorso e che saprà prendersi cura di voi, a partire dalla sistemzaione della bike in base alle vostre caratteristiche fisiche.
Questi sono i brevetti che vanno per la maggiore SCHWINN  - ICYFF - SPINNING - CSEN.
Esistono altre sigle che praticano una pedalata accompagnata da esercizi sulla bike.(L'IMMAGINE IN BASSO E' LA LOCANDINA RELATIVA AL CORSO FATTO A SALAPARUTA) Gli istruttori che vi seguono, sono cerificati Schwinn.


mercoledì 10 agosto 2011

meglio camminare che correre


Camminare fa bene
Quanto e come?
Scopritelo qui


La clinica Pediatrica di Verona ha scoperto l'andatura "sciogli grasso", uno studio internazionale, invece, vi consiglia il numero di passi ideali per tenere sotto controllo il peso, prevenire il diabete e l'obesità
 La scienza continua ad interrogarsi circa l’azione umana più naturale: camminare.
 Un movimento che, pur nella sua semplicità, arreca innumerevoli benefici alla nostra salute, come dimostrato da tutti gli studi effettuati negli ultimi anni. Camminare per tenere sotto controllo il proprio peso e quindi prevenire alcune patologie molto diffuse, quali il diabete, l’ipertensione arteriosa, l’obesità, l’osteoporosi, l’ictus, l’infarto. Ma quanto e a che velocità bisogna camminare per riuscire a ottenere risultati? A identificarla ci pensano dei ricercatori francesi dell'Università Pierre e Marie Curie di Parigi: cari amici e amiche, sarete più magri, ma camminando lentamente correte tre volte di più il rischio di morire per malattie cardiovascolari, tra cui infarto e ictus, rispetto a coloro che invece camminano svelti o a passo sostenuto. Si tratta della prima indagine che associa il camminare lento alle malattie cardiache. Nello studio, durato cinque anni, sono stati coinvolte oltre 3.000 persone di entrambi i sessi, di età compresa tra i 65 e gli 85 anni. Di queste sono state analizzate le abitudini di deambulazione per mezzo di una serie di test finalizzati a verificare e misurare la velocità del passo normalmente tenuto da ognuno e la capacità di gestire aumenti della velocità di passo, senza tuttavia correre. Durante i cinque anni di studio sono deceduti 209 partecipanti di cui 51 per cause diverse, 59 per malattie cardiovascolari e 99 per cancro. Dai dati raccolti è emerso che le persone che avevano in media una velocità di andatura molto bassa hanno avuto un rischio tre volte maggiore di morire per patologie cardiovascolari.
MEGLIO CAMMINARE CHE CORRERE — Un recente studio tutto italiano condotto dalla Clinica Pediartrica dell'Università di Verona e pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism ha identificato nella camminata costante a 4 Km/h, per intenderci quella che si tiene quando si porta a spasso il cane o quando si fa una comune passeggiata, la perfetta andatura "sciogli grasso", cioè quella che consuma la maggiore percentuale di calorie (il 40%) derivante dai grassi. In sostanza, è stato dimostrato che, a parità di tempo, se è vero che più si va veloce e più si consumano calorie, è altrettanto vero che la fonte di energia utilizzata cambia significativamente a seconda del tipo di sforzo. Maggiore è lo sforzo e maggiore è l'utilizzo di carboidrati. Diminuendo l'intensità dell'attività motoria, invece, l'organismo attinge sempre meno dai carboidrati per preferire la fonte energetica dei depositi adiposi. In pratica, è stato evidenziato che una persona sovrappeso di 70 kg che cammina per 40 minuti a 4 km/h, brucia 150 calorie e 6 g di grasso. Se la stessa persona, però, cammina a 6 km/h, brucia le stesse calorie nel tempo inferiore di 27 minuti, ma i grassi consumati si riducono a soli 3 grammi.
Gif 10
il numero di passi ideali — Contate i vostri passi e riuscirete a tenere sotto controllo il vostro peso, prevenendo diabete, ipertensione arteriosa, obesità, osteoporosi, ictus e infarto. E così, le donne tra i 18 e i 40 anni dovrebbero fare 12mila passi al giorno; la cifra scende a 11mila per le donne tra i 40 e i 50 anni, a 10mila per quelle tra i 50 e i 60 anni e a 8mila per le ultrasessantenni. Per gli uomini un po’ più di impegno: tra i 18 e i 50 anni l’ottimale sono 12mila, numero che scende a 11mila a partire dai 50 anni. Questo l’esito dello studio internazionale pubblicato sulla rivista Journal of Physical Activity & Health effettuato da un team di 14 ricercatori provenienti da Australia, Canada, Francia, Svezia e Stati Uniti. Il campione sottoposto alla sperimentazione, con tanto di pedometro (conta passi) al polso, comprendeva, tra donne e uomini, 3.127 adulti sani di età compresa tra i 19 e i 94 anni, con una media di 47 anni. I ricercatori hanno riscontrato che per le donne fino ai 50 anni, e per gli uomini in generale, fare 10mila passi al giorno, come consigliato dall’OMS, non è sufficiente per riuscire a bruciare calorie, almeno quelle occorrenti per tenere il peso sotto controllo.
 

 
UNA CONSIDERAZIONE

L'obesità rappresenta un importante disordine metabolico e si calcola che 1 persona su 5 sia obesa. Si è anche stabilito che il 97% degli obesi non ha alcun tipo di problema, se non relativo al disordine alimentare e a una vita sedentaria; quindi una corretta alimentazione e una costante attività fisica risultano i rimedi più efficaci. Un così grave aumento di peso, tuttavia, porta ad un eccessivo accumulo di tessuto adiposo, con un aumento di lipoproteine circolanti che vanno a formare placche aterosclerotiche; ne deriva un'attività cardio-circolatoria compromessa ed un aumento della pressione arteriosa, per non parlare poi delle ripercussioni del peso eccessivo sullo scheletro e sulle articolazioni, e ancora, difficoltà motorie, rischi costanti di infortuni e difficoltà nel relazionarsi con gli altri per una non accettazione della propria esteticità.
Negli Stati Uniti il 67% degli uomini ed il 62% delle donne è obeso o in forte sovrappeso, e la prevalenza dell'obesità è aumentata del 62% tra gli uomini e del 52% tra le donne tra gli anni 1976-1980 e 1988-1994. Successivamente, è stato registrato un aumento del 34% degli uomini e del 32% delle donne tra il 1988-1994 e 1999-2000. Ovviamente, i dati hanno mostrato più o meno la stessa incidenza anche per l'Europa. La cosa più preoccupante deriva da un altro studio che ha messo in evidenza che a partire dal 1980 l'aumento dell'obesità investe paurosamente anche bambini tra i 6 e gli 11 anni, come gli adolescenti tra i 12 ed i 19 anni.
Sarà compito del  personal trainer,  
 tranquillizzare il cliente, che già di suo vive una profonda condizione di insicurezza., facendogli comprendere come un percorso regolare fatto di allenamento ed alimentazione, possono risolvere il problema.
LA CAMMINATA VELOCE IN PALESTRA

WALKING
Il Walkng eseguito in palestra, è di facile esecuzione e i risultati sono immediati.
Questo programma di allenamento è in continua evoluzione, per poterlo finalizzare anche in tutti i campi sportivi : i muscoli reagiscono attivamente alla stimolazione prodotta dalla camminata in salita ; al tempo stesso aumenta il rilascio di ormoni, prodotti naturalmente dal corpo, aumentando la combustione dei grassi e l'effetto drenante incalza anche la cellulite più compatta.
I risultati, con un  costante allenamento, determinano un  progressivo dimagrimento con un aumento della tonicità e della forza muscolare. Sono sufficienti 30 minuti per tre giorni alla settimana.

L’allenamento di walking genera delle sensazioni di benessere che vengono trasmesse al nostro corpo sotto forma dinamica inducendo una intensa contrazione muscolare.
Il lavoro neuro-muscolare che induce la camminata èsimile al jogging
Il programma esercita i suoi effetti sia sulle fibre muscolari bianche e su quelle rosse. Le fibre muscolari bianche sono quelle maggiormente impiegate nell'allenamento di tipo esplosivo o di potenza, i risultati ottenuti grazie a questo allenamento saranno sicuramente visibili ed amplificati grazie all'aumento del rilascio di ormoni rigenerativi, ma il risultato sarà evidente anche in termini di rassodamento muscolare e definizione del muscolo già allenato. Un aumento della produzione di GH (ormone della crescita) permette infatti una più rapida rigenerazione delle fibre muscolari. Anche a livello estetico la camminata in salita da ottimi risultati: attivando la circolazione ( il sangue raggiunge i capillari fino 50 volte al secondo durante l’allenamento ), irrorando in tal modo maggiormente le cellule e aiutando il corpo ad espellere le tossine, aiutando la cura della cellulite e favorendone la prevenzione.
A livello di benessere psico-fisico, il walking exercise agisce rilasciando nel nostro corpo, in modo del tutto naturale, dei neurotrasmetittori quali la seratonina che migliorano il benessere generale e l'umore, effetti conosciuti da tutti gli sportivi Inoltre, sempre a livello di benessere, vi è anche un aumento della coordinazione, dell'equilibrio corporeo e dei riflessi in quanto la camminata in salita sul tapis roulant agisce direttamente sulla propriocezione, ovvero il meccanismo che regola l'equilibrio e la percezione del movimento.
 
BENEFICI
                                                     Elevata contrazione delle fibre muscolari;
                                                                Aumento della flessibilità muscolare;
  • Miglioramento dell'irrorazione sanguigna;
  • Trattamento efficace contro la cellulite
  • Rafforzamento tessuto osseo;
  • Aumento della forza muscolare
  • Aumento della produzione di serotonina
  • Tonificazione mirata dei singoli gruppi muscolari con piccoli attrezzi
  • Definizione mirata dei singoli gruppi muscolari
Le avvertenze prima di iniziare un allenamento:
Prima di iniziare qualsiasi programma  consultare il proprio medico per un esame fisico completo. Particolare attenzione per coloro che sono in:
  • Gravidanza
  • Condizioni di trombosi acuta
  • Malattie cardiovascolari
  • Ferite fresche dovute a operazione o intervento chirurgico
  • Protesi di anche e ginocchia
  • Ernia acuta, discopatia, spondilosi
  • Epilessia
  • Forte emicrania
  • Presenza di pacemaker

giovedì 4 agosto 2011

Guardare - Vedere - Rilassarsi


Siamo abituati a vedere il mondo che ci circonda, .. ........semplicemente come si presenta ai nostri occhi! Le cose non stanno sempre così!. Mi é successo, per esempio, di star seduto su un ciglio di marciapiede, in una assolata giornata di agosto, alle quattro del pomeriggio. Aspettavo per un appuntamento! gli occhi mi andarono in basso , guardando il pietrisco che stava sotto e accanto ai miei piedi. Lentamente il mio sguardo si soffermò su una formica, che trasportava....un'ape, morta ovviamente. Camminava a "marcia indietro", superava ostacoli impossibili e lei, sempre lì con quel carico immane che trascinava.  Sarà stata  forse 50 volte più grande di lei! Ad uno sguardo più attento, altre decine e decine di formiche avevano il loro carico, chi un fuscello, chi un seme. Pensavo di essere solo a quell'ora, in quel posto, mentre aspettavo. Invece no, la vita si svolgeva ugualmente, così come quella delle persone indaffarate in un mercato o in città. Non guardavo più. Vedevo!
Questa premessa, solo per dire che si può guardare, magari per una vita, VEDERE ACCADE IN UN ATTIMO!
Provate adesso a guardare le immagini che seguono, apparentemente senza senso. Cliccateci sopra, ingranditele e poi cercate di VEDERE! Il nostro cervello, lentamente, vi  mostrerà una realtà diversa. Un consiglio, dopo avere ingrandito l'immagine,  fate alcuni profondi respiri, rilassatevi, state in una zona della casa senza troppe distrazioni, cercate di non pensare altro se non quello che avete di fronte. Poi, da una distanza di 30 centimetri circa dallo schermo, guardate l'immagine, come se guardaste all'infinito. dieci, quindici, venti secondi. Se non vedete ancora niente, distogliete lo sguardo e riprovate dopo un pò.
Rilassarsi  
Stress, ovvero, il logorio della vita di ogni giorno. Tutti ne parlano, tutti lo subiscono, in un modo o nell’atro ma poco si presta attenzione a cosa significa per la nostra salute. Vediamo di capire quello che già viviamo.
Si corre da una parte all’altra, si fanno mille cose contemporaneamente, si pensa di organizzarne altrettante, con l’ansia di non riuscire a portarle a termine. Questo, sia nella vita familiare che sociale e professionale. Quanti/e si riconoscono in questa descrizione? La sera si è distrutti dallo stress (che significa strizzare, pressare, sollecitare). Ma questo, è ancora due o più gradini  in su!
Ad un certo punto, quando cioè l’organismo non riesce più a sopportare queste “pressioni”, ci manda dei segnali inequivocabili:
mal di testa – dolori muscolari – senso di confusione – difficoltà di concentrazione – di memoria. Nei casi più “stressanti” ansia – attacchi di panico – accelerazione dei battiti cardiaci – melanconia- tristezza - sudorazione improvvisa – gastrite – colite.
E’ in corso uno stress PSICOFISICO! Niente paura, è una giusta reazione biologica del nostro organismo che ci avverte della sua necessità di riposare. Si è pigiato troppo sull’acceleratore e adesso qualcosa si è usurata.
Che fare? Occorre invertire la rotta, rallentare rapidamente, il prima possibile. Insistere significa abbassare le difese immunitarie. Raffdreddori frequenti, herpes labiali ne sono i primi sintomi.
Adesso, cercate il sistema per recuperare. Farmaci, tisane, possono essere un rimedio, in verità, ne curano solo i sintomi. Occorre ricaricare le batterie. Come? Sport, training autogeno, esercizi di respirazione, yoga. sono un rimedio certo. Occorre non pensare ma, visto che non è possibile, occorre “allenarsi” a pensare una sola cosa ed abolire il fiume di pensieri che scorrono nella nostra mente! stressandoci. Attività sportiva innanzitutto e tecniche di rilassamento, rappresentano l’unica strada sicura, sapendo che il nostro organismo ha bisogno di muoversi “con intelligenza” e pensare "positivamente".
Quest’anno inseriremo queste tecniche, assistiti da esperti.
Una delle vie, è rappresentata dalla realizzazione di figure di origami. Il risultato finale, è strettamente legato alla capacità di concentrazione (pensare una sola cosa) per eseguire pieghe più o meno complesse.
Guardate intanto cosa è possibile fare!