domenica 31 luglio 2011

INIZIAMO AD ALLENARCI

Per la maggior parte delle condizioni di salute, il consiglio preferito dei medici è quello di fare sport. L’attività fisica stimola l’organismo a reagire a qualsiasi tipo di condizione, mentale o fisica, e se in alcuni casi può essere la soluzione al problema, in altri può diventare un valido aiuto alla terapia classica.

L’American college of sport medicine ha reso noto ieri uno studio in cui dimostra come, per 40 diverse patologie, lo sport può essere una soluzione anche migliore della medicina tradizionale. Vediamo quali sono le attività più indicate.




Malattie cardiovascolari: l’ideale sono quegli sport dove non contano tanto i muscoli quanto l”attività cardiaca che deve mantenersi entro un range di frequenza adeguato (60-70%) Consigliati dunque i cosiddetti “cardio”, sport che mantengono allenato il cuore come ciclismo, cyclette, spinning e jogging. Ma secondo lo studio americano, persino il golf può combattere le malattie cardiache perché, come i precedenti, è uno sport che si pratica all’aria aperta e ad un ritmo costante.

Malattie respiratorie: per chi ha problemi respiratori, sono indicati quasi tutti gli sport. Da evitare sono soltanto quelli in cui bisogna trattenere il respiro come il nuoto o gli sport subacquei, quindi in generale tutti gli sport di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcio) sono ideali. In questo modo si combattono anche riniti e allergie.

Osteoporosi: questo genere di malattia si combatte solo con la prevenzione, e l’unica maniera per rafforzare le ossa è far sentire il proprio peso su di esse, tenendole in attività, specie quando non si è più giovani. Le passeggiate o la marcia sono gli sport ideali, ed anche il body building (in maniera moderata) può aiutare. E’ importante anche fare attività all’aria aperta perché la vitamina D può incidere molto sulle ossa.
Insonnia: per combattere la difficoltà a dormire, bisogna agire principalmente sulla mente, ma non solo. Lo yoga è l’attività ideale, perché controlla i pensieri, la respirazione, e scarica lo stress che a volte non ci permette di rilassarci. Lo yoga può aiutare a combattere le diverse patologie del sonno.

Mal di testa: per combattere la cefalea non basta prendere un’aspirina, ma bisogna rilassare i muscoli. Per questo la gran parte delle attività fisiche può andar bene, specialmente la bici, camminare. Da evitare invece le attività con cambi di pressione, i quali invece favoriscono l’insorgere del mal di testa, come le attività subacquee.

Depressione: questa condizione è una di quelle per cui qualsiasi attività fisica può dare un’enorme mano per combatterla. L’attività fisica in questo caso tiene la persona impegnata e non le fa fare pensieri negativi, ed è ideale se praticata in libertà senza una stretta disciplina. Le attività ideali sono gli sport di squadra, le arti marziali e la danza.

Ansia l’ansia è spesso causata dallo stress, e dunque per eliminare lo stress bisogna fare quelle attività che ti fanno sfogare e ti fanno espellere tutte le tossine. Non c’è nulla di meglio dunque di una bella sudata prodotta da una corsa, o da una pedalata senza vincoli ed in completa libertà all’aria aperta. La respirazione ed il verde poi faranno il resto.

Infertilità: a meno che la causa dell’infertilità non sia grave ed irreversibile, può darsi che le tecniche di rilassamento dello yoga possano aiutare a  far funzionare meglio gli organi sessuali, sia maschili che femminili.

Obesità: l’attività fisica in generale può combattere l’obesità, ma se una persona ha troppi chili in eccesso ed ha difficoltà a muoversi, può cominciare a fare attività dove l’agilità conta meno, come l’equitazione. Qualsiasi attività (la migliore sarebbe la classica corsetta, paggeggiata, o spinning) migliora il metabolismo, brucia più in fretta i grassi, migliora la circolazione sanguigna. Sempre che poi non si mangi il doppio di prima.
Mal di schiena: questo problema può essere aggravato dall’inattività, quindi anche qui sono molte le pratiche che possono aiutare. Una delle più recenti è il pilates, che migliora i movimenti della colonna vertebrale, rafforzandola. Tutti gli sport che comportano l’allenamento dellona del bacino e della schiena sono quindi consigliati, e tra questi c’è senza dubbio il nuoto. Vanno bene anche stretching e la  ginnastica vertebrale e posturale.




COMINCIAMO ?



PARTIAMO!


Allenamento mirato alla resistenza organica


Un allenamento ben programmato in funzione dell'età e della condizione
fisica oltre a migliorare prioritariamente i parametri legati all'efficienza
 organica (cardiocircolatoria e respiratoria), apporta effetti positivi su altri
organi e apparati:
- Rallenta l'invecchiamento delle ossa e delle cartilagini che mantengono attivo il loro metabolismo. Anche la perdita di sostanza ossea e di sali di calcio nello scheletro (osteoporosi), può essere contenuta in quanto lo stimolo fisiologico, dovuto all'attività fisica, migliora il metabolismo osteo-articolare.
- Migliora la forza e il trofismo muscolare dei segmenti corporei impegnati, l'elasticità e la potenza dei legamenti articolari.
- Migliora la postura e la capaci di assumere atteggiamenti più corretti, per cui si attenuano o scompaiono dolori derivanti da posture errate.
- Migliora la destrezza motoria
- Contrasta le disfunzioni metaboliche (colesterolo glicemia ecc)

 - Aumenta la riserva cardiaca e coronarica e la gettata cardiaca (volume di sangue in un minuto). I vasi sanguigni acquistano maggiore elasticità. Migliora l'irrorazione sanguigna periferica e viene facilitato il ritorno venoso. I valori pressori tendono a normalizzarsi. Il recupero dopo lo sforzo fisico in genere diventa più rapido.
- Aumenta la ventilazione polmonare,
- Migliora la termoregolazione corporea e il metabolismo energetico. Migliora anche il rapporto peso-statura.
- Aumenta la resistenza agli stress ambientali.
- Facilita la stabilità emotiva. La produzione di endorfine abbassa notevolmente le tensioni psichiche legate all'ansia e alla depressione. Migliora l'autostima e rende più disponibili verso l'ambiente sociale.

 PRIMA DI INIZIARE 
- Effettuare una accurata visita di idoneità fisica.
- Munirsi di abbigliamento e attrezzature adeguate.
 Programmare almeno 2-3 allenamenti settimanali. Scendendo sotto i 2 allenamenti non è possibile ottenere dei benefici in quanto non si attiva il processo di sommazione degli stimoli allenamenti e la relativa supercompensazione - progressivo adattamento dell'organismo -  che portano nel tempo ad un più alto grado di efficienza. 
conosci la frequenza cardiaca allenante?
applica questa formula
220 - età in anni
(226 per le donne)
  Esempio:
 - età 45 anni;
 - massima frequenza cardiaca: 220 - 45 = 175;
 - 60-70% di 175 = 102-122 (frequenza cardiaca consigliata per iniziare).



 Una frequenza cardiaca intorno al 70-80% di quella massima comporta un impegno che si evidenzia con il "fiatone". Ancora oltre, tra l'80-90% è la frequenza cardiaca degli atleti agonisti. Per avere sempre a disposizione questi dati ci si può munire di un cardifrequenzimetro, strumento di indubbia utilità che va tenuto costantemente sotto controllo, oppure il tuo allenatore provvederà ad un periodico controllo manuale.
L'intensità di lavoro che non va comunque oltrepassata è quella che permette di dialogare con un partner senza affanno.
- Prima di iniziare ogni allenamento è necessario dedicare qualche minuto di riscaldamento generale, eseguendo semplici esercizi non impegnativi (flessioni, estensioni, slanci, circonduzioni dei vari segmenti del corpo).
- Non iniziare se si ha la sensazione di sete. Va ricordato che quando si ha sete il patrimonio idrico è già al disotto di circa il 2% dei livelli normali. Già al 3% di disidratazione si innescano dei meccanismi fisiologici contrari all'efficienza fisica (limitazione della sudorazione, innalzamento della temperatura corporea, aumento della frequenza cardiaca, riduzione della gittata cardiaca, ecc.).
Per quanto riguarda l'idratazione è sufficiente bere acqua normale, sia prima, durante e dopo l'allenamento. Le integrazioni saline dopo allenamento vanno prese in considerazione solo in presenza di vistose perdite idriche di almeno 2,5-3 litri di sudore.
- Fare in modo che tra l'inizio dell'attività e l'ultimo pasto siano trascorse almeno 2,5-3 ore. La digestione richiede un notevole afflusso sanguigno, afflusso che verrebbe sottratto dai muscoli agli organi digestivi, oppure assumere frutta. 
INIZIAMO AD ALLENARCI 
Esistono essenzialmente TRE MODALITÀ DI ALLENAMENTO:
1) Allenamento per un tempo prestabilito (mediamente 45-60 minuti) con alternanza tra ritmo di riscaldamento e intensità tra il 60-70% circa della frequenza cardiaca massima.
Questa metodologia dovrebbe essere il passaggio obbligato per un principiante.
Prima settimana:
- alternare, per un totale di 60 minuti, 5 minuti di attività blanda con 30-60 secondi di attività con intensità costante tra il 60-70% della frequenza cardiaca massima, avendo cura che nei primi 8–10 minuti le pulsazioni salgano lentamente e progressivamente.
Nelle settimane che seguono:
- ogni settimana, in relazione alla condizione fisica che si ritiene di aver raggiunto, si possono aggiungere progressivamente 30-60 secondi all'impegno tra il 60-70% della frequenza cardiaca massima, fino a raggiungere i 5 minuti, mantenendo sempre l'alternanza con i 5 minuti di attività blanda.
Proseguendo nel tempo, ogni settimana si può diminuire di 30-60 secondi l'attività blanda e di altrettanti 30-60 secondi si può aumentare l'attività con impegno tra il 60-70% della frequenza cardiaca massima.
È necessario, comunque, mantenersi sempre nei limiti delle proprie capacità del momento.
Le indicazioni date non vanno applicate rigidamente. A volte una stessa metodologia può essere applicata anche per più settimane di seguito senza dover necessariamente ritoccare il tempo dedicato all'attività blanda o a quella più impegnativa.
Tenere presente che nel rapido passaggio da una attività fisica con intensità di quasi riposo ad una nettamente più elevata, si sottopone l'apparato cardiocircolatorio ad uno shock vero e proprio, shock che si ripete tante volte per quante volte si riprende o si interrompe l'attività stessa.
2) Allenamento per un tempo prestabilito con intensità costante tra il 60-70% circa della frequenza cardiaca massima.

Per un principiante costituisce la seconda fase del programma di allenamento. Può anche costituire la metodologia standard se si è interessati solo a  mantenere l'efficienza fisica raggiunta.
Se si desidera anche dimagrire è l'intensità ideale in quanto:
- a bassa velocità (60-70% della massima frequenza cardiaca) l'organismo tende a consumare una miscela di zuccheri e grassi, mentre a velocità superiori la fonte energetica è data quasi esclusivamente dagli zuccheri.
- non è l'intensità di esecuzione che porta ad un maggior consumo calorico quanto il lavoro totale. Va preferita un'attività poco impegnativa ma prolungata (almeno 45-60 minuti) ad una un'attività intensa e breve. Il meccanismo energetico che permette l'utilizzo prevalente dei grassi diventa efficiente dopo circa 30 minuti di lavoro. Già dopo 15-20 minuti si innalza il metabolismo corporeo e rimane elevato fino ad alcune ore dopo l'allenamento. Questo comporta un ulteriore consumo di calorie. Un'ora di spinning comporta un consumo calorico di 550-600 calorie.
Una donna può anche ottenere vantaggi nella prevenzione e attenuazione della cellulite. La bassa intensità di lavoro favorisce l'afflusso di sangue ai tessuti, quindi il metabolismo e l'eliminazione delle scorie residue delle reazioni chimiche cellulari.
3) Allenamento utilizzando varie metodologie che alternano intensità tra elevate fino al 90% e oltre della frequenza cardiaca massima.
Questa metodologia può essere attuata solo da atleti molto allenati che desiderano utilizzare al massimo le proprie potenzialità , per migliorare caratteristiche specifiche (forza esplosiva, resistente, potenza ecc) 
Puoi decidere di camminare, correre, nuotare, pedalare oppure frequentare un centro dove si svolgono attività aerobiche. Fra le molteplici attività, lo spinning rappresenta la valida alternativa per gli alti consumi calorici/per 1 ora. Non trascurare il lavoro di tonificazione con i pesi, per la parte superiore del corpo. (in altro posto potrai comprendrne i benefici).


sabato 30 luglio 2011

un corpo tonico ad ogni età con il push power

PUSH POWER
L'ALLENAMENTO CON I PESI
PER TONIFICARE IL CORPO
da settembre presso il centro
Sport & Salute
via P. Mattarella, 36
SALAPARUTA


Cos'è il Push Power

PUSH POWER™ è l'originale allenamento con manubri e  bilanciere che tonifica tutto il tuo corpo. Questo allenamento mette alla prova tutti i più importanti gruppi muscolari sfruttando i migliori esercizi della sala pesi come squat, affondi, trazioni e sollevamenti. Con dell'ottima musica, e la possibilità di scegliere quanto peso caricare, sei pronto per raggiungere i risultati prefissati - velocemente!
Può essere praticato sia da uomini che da donne
Questa disciplina del fitness, la cui paternità è di un gruppo di coreografi neo-zelandesi, unisce i canoni della pesistica tradizionale all’allenamento a tempo di musica. La sfida atletica si concentra nell’utilizzo di manubri e bilancieri in lezioni di gruppo, dove le tecniche del body building si integrano con le coreografie dell’aerobica. Lo scopo: avvicinare una disciplina tipicamente maschile (la pesistica) a una tipicamente femminile (l’aerobica).

Ma manubri e bilancieri sono a portata di tutti? 
 Se in sala pesi si svolge un lavoro individuale dove gli eventuali errori vengono subito corretti dall’istruttore, in una classe di una trentina di persone, come è facilmente intuibile, questo controllo non è più possibile. Ecco che si impone la scelta di esercizi semplici con carichi di lavoro non eccessivi, che garantiscano effetti allenanti ma in modo sicuro, senza produrre traumi anche minimi a muscoli e articolazioni. Non dimentichiamo che l’obiettivo è mantenere la persona in forma, perché il fine ultimo del fitness è quello di produrre benessere".
Una pratica costante del Push Power permette di raggiungere diversi risultati:
- aumento della forza muscolare;
- miglioramento della composizione corporea;
- tonificazione e rassodamento generalizzato;
- miglioramento dell’ equilibrio muscolare.
Le foto sotto, mostrano la mia forma a 40 anni  e quella attuale, (22 anni dopo). Il giusto equilibrio dell'allenamento con i pesi, abbinata ad attività aerobica, permettono di vivere bene ogni stagione della vita.



OPS !CARICATA ERRONEAMENTE


sabato 23 luglio 2011

Le Nostre Ride



(clicca sulle foto per ingrandirle)




LA NOSTRA PRIME RIDE A SALAPARUTA.

2 DI 1 ora e 30 CIASCUNA

Provenivamo da alcuni mesi di allenamento. Eravamo tutti/e diversi/e sia di testa che di corpo. 2 anni dopo guardiamo con simpatia a quelle prime pedalate, con orgoglio eravamo riusciti a fere la nostra prima, lunga pedalata!


Non sapevamo ancora che il 4 luglio, avremmo pedalato per 3 ore sotto le stelle. dalle 20 alle 23. Nessuno dimentica quella sera! 100 e più partecipanti hanno rivoluzionato un paese, anzi, alcuni paesi! lo Spinning era diventato anche da noi una realtà!














ECCOLO IL VOLANTINO CHE DISTRIBUIMMO.



Il 4 Luglio avremmo pedalato in una unica ride per 3 ore!


100 BIKE...
per 100 partecipanti

















SANTA MARGHERITA DI BELICE ESTATE 2010 ORE 10 DEL MATTINO

giovedì 21 luglio 2011

DIMAGRIRE MANGIANDO

Come allenarsi
Hai deciso di rimetterti in forma con la bicicletta? Per allenarti bene e ottenere dei risultati, non improvvisare. Ecco alcuni consigli:
• Per dimagrire. Le attività aerobiche, come il ciclismo, sono quelle che comportano uno sforzo a intensità costante e prolungata. E che permettono di dare lo sprint al metabolismo corporeo. Vuol dire che dopo i primi 25 minuti consecutivi di bicicletta, l’organismo comincia a bruciare i grassi. Un vantaggio che continua anche a fine attività. Il segreto però è la costanza: si deve pedalare con un buon ritmo per almeno un’ora, ma senza arrivare ad avere l’affanno. L’intensità giusta è quella che permette di chiacchierare o anche canticchiare mentre si pedala. Quante calorie puoi bruciare? Difficile stabilirlo con esattezza, perché questo valore dipende dall’età, dal peso e da come è distribuito il grasso. In generale, si può calcolare che, in un’ora di attività, si bruciano circa 400 – 500 calorie.
Per tonificarsi. .



Pedalare è un ottimo modo per tonificare i muscoli di gambe e glutei e per combattere la cellulite. A seconda delle tue esigenze, devi regolare il rapporto (lo sforzo) in modo da aumentare gradualmente l'intensità. Senza esagerare. Contrariamente a quanto si pensa, poi, nel ciclismo vengono coinvolte anche le braccia e gli addominali. Le prime in modo lieve, perché i muscoli devono solo sopportare la tensione della guida e le vibrazioni del manubrio. Per un allenamento completo, puoi impegnarti a fare una seduta settimanale di body building specifico per pettorali e braccia. Gli addominali, invece, lavorano già intensamente perché, mentre pedali, si contraggono per mantenerti in posizione sulla bici e, soprattutto, per bilanciare la contrazione muscolare cui è soggetta la schiena.
L'alimentazione giusta
A tavola? Bastano poche sane abitudini. Eccole, secondo i consigli di Chris Boardman. Sono tratte da “il manuale completo della bicicletta”(Mondatori, 28 euro), un libro illustrato ricco di consigli su scelta della bici, manutenzione e tecniche di allenamento.
1. Per produrre energia, i muscoli hanno bisogno di glucosio. Lo forniscono i carboidrati . i più adatti alle attività aerobiche come la bici sono quelli complessi, perché rilasciano glucosio in modo lento e graduale. A pranzo, quindi, prevedi sempre una porzione a scelta tra pasta e riso. Oppure, per accompagnare un piatto di verdura, pane o cereali integrali. Le proteine, invece, che riparano i tessuti e potenziano la massa muscolare, puoi riservarle alla cena. Alternando carne, pesce, fagioli, piselli, lenticchie e uova.
2. Condisci sempre i tuoi piatti con olio di oliva crudo. I grassi che contiene, infatti, aiutano l’organismo ad assorbire le vitamine e forniscono energia “pronto uso”.
3. Durante le uscite, infine, porta sempre con te una borraccia con un integratore salino (li trovi anche al supermercato) o, per un allenamento leggero, della semplice acqua. Mantenere costante il livello di idratazione, infatti, evita i crampi e non affatica cuore e circolazione.
Le 5 regole d'oro


1. Cura il tuo abbigliamento. Per allenarti, indossa i pantaloncini imbottiti nella zona del cavallo. Eviterai di irritare l’inguine e l’interno coscia. Sopra, nella bella stagione puoi indossare solo una maglia traspirante: è leggerissima e assorbe il sudore. In inverno, invece, opta per una calzamaglia in materiale tecnico. E non dimenticare di proteggerti dal freddo con un indumento caldo e impermeabile.
2. Tieni d'occhio il clima. D’estate, non allenarti nelle ore più calde della giornata. E, quando esci, indossa sempre il cappello e porta una scorta sufficiente di acqua. D’inverno invece non usare la bici in caso di nebbia o ghiaccio: sono le condizioni meteo più pericolose.
3. Regola la sella. Per una pedalata confortevole conta anche il sellino. Se il tuo è grande e troppo morbido, non va bene opta per un modello stretto e rigido, che garantisca un buon sostegno. Nei negozi specializzati trovi anche i modelli su misura per lui e per lei. Quando lo fai installare, controlla che venga regolato bene. Per verificarlo, fai cosi: mettiti in piedi accanto alla bici. La sella deve essere all’altezza della tua anca.
4. Controlla il movimento. Per non forzare i tendini della caviglia e del ginocchio, e per evitare di affaticare le anche, fai attenzione a come pedali: le ginocchia devono essere perfettamente parallele.
5. Impara ad usare il cambio alle diverse andature in salita o pianura. Calcola, infine, che il ritmo ottimale, in pianura è compreso tra le 80 e le 90 pedalate al minuto.
Cosa dice il medico
Pedalando si perde peso, ci si tiene in forma senza affaticare le articolazioni, e grazie alle endorfine in circolo con l’attività fisica, anche l’umore ne guadagna” spiega Gaetano Daniele, medico della Nazionale italiana di ciclismo. “E’ un’attività adatta anche ai meno giovani: più del 50% del peso del corpo, infatti, si scarica sui glutei e sulla sella, quindi si fa esercizio senza stressare le ginocchia, il femore e le caviglie che, a una certa età, subiscono facilmente piccoli traumi”. Non solo: la bici aiuta a ridurre anche la pressione arteriosa, in particolare la minima che dipende dall’elasticità dei vasi venosi, quindi si tratta di un’attività consigliata a chi soffre di ipertensione. “L’importante è fare attività ad un ritmo costante con un’intensità non troppo elevata e per almeno mezz’ora: in questo modo uscire in bici tre o 4 volte a settimana è un’ottima soluzione per tenere in esercizio anche cuore e circolazione” continua Gaetano Daniele. “Pedalare poi stimola la produzione di vitamina D, indispensabile per fissare il calcio sulle ossa. Ecco perché è uno sport molto indicato alle donne che, con la menopausa, sono esposte all’osteoporosi, l’indebolimento delle ossa dovuto alla perdita di calcio. Come tutti gli sport praticati all’aria aperta, infine il ciclismo aiuta a rinforzare le difese immunitarie”. Se riesci ad allenarti tutto l’anno, anche nella stagione più fredda, insomma, prederai meno raffreddori. Se po hai poco tempo, cerca una palestra dove si fa Spinning (indoor cycling). Un allenatore attento si prenderà cura di te sin dai "primi giri di gambe". In più pedalerai a suon di musica e l'istruttore ti indicherà lo sforzo e il ritmo della pedalata.






SE INVECE HAI DECISO DI ANDARE IN PALESTRA:






Nel tentativo di raggiungere la forma fisica perfetta si rischia di commettere molti errori. Il più comune è quello di ridurre o addirittura azzerare i carboidrati.

Dal punto di vista nutrizionale molte delle diete che fanno a meno dei farinacei sono da considerare diete sbilanciate e siccome prevedono un ovvio eccesso di proteine e di grassi: carne, pesce e uova; chi le segue per lunghi periodi di tempo può rischiare un aumento del livello di acido urico nel sangue e una maggiore predisposizione alla calcolosi renale.
Molti ritengono poi che si possa perdere peso mangiando solo frutta o verdura.
Attenti: la frutta e la verdura sono elementi indispensabili nella nostra dieta, ma non possono costituirne gli unici componenti.

La famosa dieta di Beverly Hills, o la dieta del minestrone, a noi più nota, sono prive o povere di proteine e carenti di calcio, fosforo, magnesio e vitamina B. Provocano senz'altro perdita di chili ma contemporaneamente perdita di massa muscolare.


Per dimagrire bisogna mangiare, ma mangiare bene e regolarmente, evitando gli eccessi - mantenendo l'equilibrio tra i vari elementi (zuccheri, grassi, proteine, fibre, minerali) come prevede la nostra dieta mediterranea e aumentare il dispendio energetico.Un buon istruttore,che si aggiorna spesso, sa qual è l'allenamento giusto e sa darti tanti utili consigli per dimagrire, rassodare e tenerti in forma evitando errori.




BERE ALMENO 2 LITRI DI ACQUA AL GIORNO!






Le saline funzionano così, in invasi viene convogliata acqua di mare, la si lascia asciugare e rimane...il sale.




Così funziona con il nostro organismo. Uno scarso apporto di acqua, abbassa il livello della stessa nel corpo, aumentando così la concentrazione di sali. I reni ne soffrono perchè non riescono a liberarsi facilmente di questi residui, le conseguenze ovvie. Renella nelle urine, infiammazioni, delle vie urinarie, calcoli!




Anche il sangue, composto prevalentemente di acqua, perde la sua fluidità, diventa viscoso, aumenta la pressione sanguigna, i rischi sono elevati e seri! bere dunque, perchè anche il nostro corpo è fatto prevalentemente di acqua.
9 Buoni Motivi per Bere Acqua
L’acqua è la fonte della giovinezza e sicuramente tu questo già lo sai, il punto è che veramente la maggior parte delle persone, ne beve troppo poca acqua, mentre per fare funzionare bene tutto il nostro organismo e farlo stare bene dovremo bere quotidianamente almeno 1/5 a 2 litri di acqua o comunque bere 1 lt. di acqua per ogni 25 kili di peso corporeo.

9 Buoni Motivi per Bere Acqua:

1. Perdita di peso
L’acqua è uno dei migliori strumenti per dimagrire, prima di tutto perché prende il posto di tutte le altre bevande, come quelle gasate, i succhi di frutta o gli alcolici, che sono una fonte nascosta di calorie. E’ poi un buon modo per diminuire l’appetito e spesso quando pensiamo di avere fame in realtà abbiamo sete. L’acqua non ha né grassi né calorie, va dunque bevuta in abbondanza durante una dieta.

2. Salute del cuore
Bere una buona quantità di acqua può diminuire il rischio di un attacco di cuore. Uno studio di 6 anni pubblicato nel Maggio del 2002 dall’ American Journal of Epidemiology ha dimostrato che coloro che devono più di 5 bicchieri di acqua al giorno avevano, durante il periodo dello studio, il 41% di probabilità di meno di subire un infarto di coloro che bevevano meno di 2 bicchieri di acqua al giorno.

3. Energie
La disidratazione anche solo dell’ 1 o 2% del peso corporeo, fa diminuire le forze e fa sentire molta stanchezza. Se senti sete sei già disidratato e questo può dare fatica, stanchezza muscolare, vertigini e altri sintomi.

4. Cura del mal di testa
Un altro sintomo della disidratazione è la cefalea, infatti spesso questo sintomo è legato semplicemente ad un diminuito introito di acqua. Chiaramente le cause possono essere tantissime ma la disidratazione è una causa abbastanza comune.

5. Pelle sana
Bere acqua può ripulire la pelle, e molte persone dichiarano un colorito salutare dopo l’assunzione di acqua. Questo chiaramente non accadrà in una notte, ma anche una sola settimana di assunzione di una buona quantità di acqua si potranno vedere degli effetti benefici sulla pelle.

6. Problemi digestivi
Il nostro sistema digerente ha bisogno di una buona quantità di acqua per digerire in maniera corretta. Spesso l’acqua può aiutare problemi di acidità di stomaco, e l’acqua insieme alle fibre può curare la stitichezza.

7. Pulizia del corpo
L’acqua è usata dal corpo per eliminare le tossine e i prodotti tossici.

8. Rischio di tumori
Bere una buona quantità di acqua è stata correlato ad una diminuzione del 45% del rischio di cancro al colon. Bere molta acqua può anche diminuire il rischio di cancro alla vescica e al seno.

9. Migliora il rendimento sportivo
La disidratazione è il principale nemico di una buona attività sportiva, è quindi fondamentale idratarsi bene prima, durante e dopo una sessione di esercizi.

Ultimo consiglio. Preferire sempre l’acqua naturale alla gasata, specialmente nelle diete per perdere peso
9 BUONI MOTIVI